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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



28/06/2010 Newgl.com
Umbria:"L´UMBRIA E IL FEDERALISMO FISCALE" La finanziaria può vanificre la riforma
L´Umbria ha molti punti di forza per accogliere positivamente il federalismo fiscale. Ma la nuova finanziaria rischia di vanificare tutta la riforma". Sono le conclusioni del Seminario sul Federalismo Fiscale organizzato dal Partito Democratico. Gli interventi di: Giampiero Rasimelli, Lucio Caporizzi, Bruno Bracalente e l´On. Marco Causi, Claudio Martini, il Presidente Catiuscia Marini e il Presidente della Giunta provinciale Marco Vinio Guasticchi.
Perugia 25 giugno 2010 - "Enti locali, politiche pubbliche e federalismo fiscale": è stato questo il titolo del seminario che si è svolto oggi pomeriggio alla sala della Provincia di Perugia e che ha visto i vertici del Partito Democratico e numerosi studiosi analizzare la prospettiva dell´Umbria all´interno delle dinamiche del federalismo fiscale. La prima parte del seminario ha visto il coordinamento del capogruppo del Pd Giampiero Rasimelli e gli interventi di Lucio Caporizzi, Bruno Bracalente e l´Onorevole Marco Causi. "Il federalismo può rappresentare per i nostri territori una nuova forma di sviluppo attraverso anche il nuovo ruolo degli enti locali. Ma ad oggi non si può affrontare una discussione del genere senza tenere conto della finanziaria del Governo e dei tagli agli enti locali, quest´ultimi attori principali del federalismo. Allo stesso tempo è necessario rivedere e individuare quegli sprechi di bilancio che si sono sedimentati nelle gestioni locali". Lucio Caporizzi ha spiegato che prima della manovra finanziaria, l´Umbria aveva tutti quei parametri "per poter affrontare serenamente la riforma del federalismo fiscale". I punti di forza secondo Caporizzi sono il contenimento della spesa sanitaria, il welfare e anche un Pil pro capite che pur essendo inferiore si avvicina comunque di molto alla media nazionale. Resta per Caporizzi l´incognita dei fondi alle attività e ai servizi non fondamentali dove il riparto delle risorse dipenderà molto dalle capacità fiscali degli enti locali e della riqualificazione della spesa pubblica. "Il quadro però - conclude Caporizzi - è stato completamente modificato dalla manovra finanziaria che di fatto ha tolto 4miliardi di euro alle regioni e quindi non si hanno certezze sulle ripartizioni e sulle trasformazioni fiscali". Per Bruno Bracalente in tempi di federalismo fiscale sarà necessaria una collaborazione tra territori e una nuova gestione dei servizi da sostenere: "Non avrà più senso avere in ogni Regione un Centro trapianti organi, come non avrà senso avere le stesse facoltà universitarie in territori confinanti". L´onorevole Marco Causi ha spiegato le incertezze e le contraddizioni del Governo sui lavori per la messa a punto del Federalismo. Il presidente del Forum Politiche Locali del Pd nazionali, Claudio Martini, ha invece messo in evidenza "come negli ultimi anni il federalismo fiscale sta lentamente scomparendo dai desideri e dai pensieri della gente per via di una cappa mediatica e di una discussione su bilanci che viene considerata soltanto come una guerra di poteri all´interno della casta". Per Martini è necessario che il Pd torni ad avere una sua idea di federalismo da aprire al mondo del volontariato, delle aziende, dei sindacati e della cultura. Al seminario ha preso parte anche il Presidente della Giunta regionale dell´Umbria, Castiuscia Marini che in questi giorni è impegnata per cercare di fermare i tagli alle regioni da parte del Governo: "Da una parte, come Regioni, siamo impegnate a dialogare con il Governo sui modelli attuativi della riforma del federalismo fiscale. Dall´altro, paradossalmente, siamo invece costretti a combattere contro una finanziaria che mette in ginocchio gli enti locali che sono i protagonisti della riforma gestendo servizi fondamentali per il cittadino e lo sviluppo. Insomma un caos che la dice lunga di come il centrodestra abbia affrontato in maniera superficiale e populistica questa tematica". Il seminario si è concluso con le riflessioni del presidente del giunta provinciale di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi: "Sul federalismo fiscale abbiamo espresso da tempo il nostro sì convinto anche se avevamo spiegato che serviva e serve un approccio sociale e di pari dignità tra i territori italiani. Oggi però con la manovra finanziaria si rischia di minare definitivamente uno strumento che voleva rendere lo Stato più vicino alle imprese, alle famiglie e ai cittadini. Una situazione che rimescola le carte e rende difficile capire quale sia il futuro. C´è una certezza in mezzo a tanta confusione: non può esserci un federalismo fiscale senza degli enti locali forti, legittimati dal Governo centrale e in grado di portare avanti, senza gravare più di tanto sulle tasche dei cittadini, servizi fondamenti come lo sviluppo economico, la promozione turistica del territorio, il welfare e l´innovazione tecnologica. Per questo va modificata l´attuale Finanziaria Berlusconi-Tremonti".
 

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