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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



28/10/2008 M. Causi
Il modello Roma esiste: parola di Alemanno
"Ma allora il ‘modello Roma´ esiste, non è stata un´invenzione di Veltroni e del centro-sinistra!". E´ questo il commento a caldo di Marco Causi, ex assessore al bilancio del Comune di Roma e deputato del PD, alla lettura del nuovo Documento di Programmazione Finanziaria del Comune di Roma.
"Leggo con piacere in questo documento firmato da Gianni Alemanno e reso noto ieri alle parti sociali che, cito testualmente, ‘il valore aggiunto totale prodotto nell´area di Roma è cresciuto, tra il 2000 e il 2007, del 15,9%´, che ‘nel 2007 l´economia romana ha fatto segnare un progresso decisamente più consistente, con una variazione reale del 3% rispetto all´1,6% nazionale´, che ‘l´occupazione ha fatto registrare da diversi anni tassi di crescita significativi e superiori a quelli registrati nel complesso del paese´, che ‘nel 2007 il tasso di natalità delle imprese si è attestato all´8,2% e il tasso di sviluppo imprenditoriale è stato del 2,7%´, che ‘il tasso di disoccupazione è diminuito, rispetto al 2004, del 2,3%, arrivando al 4,9% nel 2007´ , che ‘nel quinquennio 2002-2007 si è registrato un aumento degli arrivi turistici del 36,5% e delle presenze del 38,1%´."
"Non è vero, allora, che raccontavamo frottole, come spesso il centro-destra ci ha accusato" prosegue Causi, "perché negli ultimi mesi la precedente amministrazione è stata imputata di ogni possibile nefandezza, compresa quella di avere in qualche modo "truccato" i dati della crescita romana, inventandosi un ciclo di intenso sviluppo del sistema urbano romano che in realtà non sarebbe mai esistito e che sarebbe stato solo frutto di abilità propagandistica.
E invece, leggendo il primo DPF della Giunta Alemanno, mi posso rincuorare e posso dire a me stesso che i dati (ufficiali) che per anni avevamo, con la precedente giunta Veltroni, monitorato e valutato erano quelli veri e raccontavano un lungo ciclo di sviluppo, cominciato alla metà degli anni ´90, che aveva (ed ha) portato Roma a non essere più una capitale burocratica e un po´ sonnacchiosa, ma una moderna metropoli innervata da forti spinte all´innovazione e alla crescita, e anche colpita dagli squilibri che una dinamica socio-economica così intensa può provocare, e che la precedente amministrazione aveva esaminato con onestà nei precedenti DPF, lanciando ad esempio i nuovi programmi di social housing che adesso la nuova amministrazione si accinge, speriamo velocemente, a realizzare.
Resta da vedere se la nuova amministrazione comunale sarà in grado, questo ciclo, di farlo continuare, passando finalmente dalla semplice epurazione e annullamento dei progetti ereditati ad una fase in cui farà capire alla città quali sono davvero le sue idee, se ne ha, per lo sviluppo di Roma, con la stessa trasparenza e onestà intellettuale che noi abbiamo dimostrato."
 

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