2009-10-08, È UN VERO ginepraio anche per il Governo. Da quando la Corte costituzionale ha dichiarato non leggittima l´applicazione dell´Iva sulla tariffa rifiuti alle utenze domestiche — ritenendo sia assimilabile a una imposta — regna il caos totale. Da una parte le associazioni dei consumatori hanno affilato le armi per chiedere i rimborsi e per diffidare le aziende che svolgono il servizio — nel caso di Ravenna si tratta di Hera — dall´applicare l´imposta sulle prossime fatture. Le stesse aziende navigano a vista, non potendo programmare le fatturazioni. Gli enti locali fanno pressione perché Governo e parlamento legiferino in materia per sanare la confusione. L´Agenzia delle Entrate, che riscuote da Hera l´Iva versata dagli utenti, rimane alla finestra. In provincia di Ravenna la questione vale 2 milioni e mezzo di euro l´anno, a cui si sommano i 10 milioni già pagati dai cittadini clienti negli anni passati.
LA QUESTIONE è arrivata in parlamento dove gli onorevoli Fluvi e Causi (Pd) si sono rivolti al Governo perché dia risposte «alle preoccupazioni degli amministratori locali e alle legittime attese dei cittadini, scongiurando ogni rischio di soluzioni penalizzanti per gli utenti o peggiorative per le aziende del settore e per i bilanci degli enti locali». In aula ha risposto il sottosegretario Molgora. «L´amministrazione sta effettuando approfondimenti — è stata la sua replica — anche attraverso contatti con gli Enti locali interessati, al fine di pervenire il più rapidamente possibile ad una definizione della problematica, tenendo conto degli effetti economici che potrebbero derivare dalla esclusione del pagamento dell´Iva sulla Tia». In sostanza non si sa che pesci prendere. «Mi rammarica il fatto che dal Governo non arrivino risposte, osserva il presidente dell´Agenzia d´ambito della provincia di Ravenna, Andrea Mengozzi. «Così come l´esecutivo non risponde in sede di Conferenza Stato-Regioni, dove l´Emilia Romagna ha posto la questione su nostra richiesta. Riceviamo sollecitazioni ad intervenire, ma in questo quadro ogni scelta che non sia fatta in assoluta chiarezza, rischia di peggiorare le cose, pasticciandole ulteriormente. Non vogliamo creare attese negli utenti ma garantiamo che tutto quello che sarà legittimo fare sarà fatto non appena possibile».
INTANTO a Ravenna, in materia di rifiuti, si sta generando una vera emergenza. L´inciviltà e la pigrizia di alcuni che abbandonano materiali di ogni genere accanto ai cassonetti, cominciano a creare problemi sempre più seri di decoro che rischiano di sconfinare nell´igiene pubblica, viste le temperature di questi giorni.