TESTO DELL´INTERPELLANZA
CAUSI, MARAN, LENZI, BERRETTA, BURTONE, CAPODICASA, CARDINALE, D´ANTONI, GENOVESE, LEVI, PIERDOMENICO MARTINO, ANTONINO RUSSO, SAMPERI, SIRAGUSA, GIACHETTI e QUARTIANI. - Al Ministro dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nella notte fra sabato 13 e domenica 14 febbraio 2010 una vasta frana ha iniziato a muoversi, minacciando il comune di San Fratello (Messina), piccolo centro dei Nebrodi;
le scene apocalittiche che arrivano dalla Sicilia non sembrano nuove: crolli, sgomberi, sfollati, come a Giampilieri;
si propone nuovamente l´esigenza di interventi urgenti e risorse straordinarie per il comune di San Fratello (Messina);
anche questa volta i drammatici effetti prodotti dai fenomeni atmosferici sono stati acuiti e amplificati da una gestione dissennata dei suoli e dei bacini idrografici e dall´assenza di una rigorosa politica di pianificazione, manutenzione e prevenzione territoriale;
a Giampilieri sono cominciate a circolare frasi come «quello che è avvenuto era prevedibile», frasi che risuonano come la peggiore condanna nei confronti di una politica che non ha saputo gestire il territorio o che lo ha utilizzato senza tener conto della sua fragilità;
gran parte delle risorse che sarebbero indispensabili per una seria e, anche questa, urgente politica del territorio vengono dirottate verso altre opere faraoniche, non sempre così indispensabili e prioritarie come si vorrebbe far credere, che vengono progettate a pochi chilometri da Giampilieri e da San Fratello;
all´indomani della tragedia di Giampilieri, il Ministro interrogato affermò alla Camera dei deputati che le risorse stanziate per la difesa del suolo «sono assolutamente insufficienti e vengono polverizzate; ai comuni arrivano pochi spiccioli che non servono a realizzare gli interventi necessari e, purtroppo, spesso accade che vengono distratti e vengono spesi per altre finalità. Quindi quello che serve è capire che abbiamo davanti un´emergenza, che dobbiamo cominciare a fare seria prevenzione e, poiché sono circa 6.600 su un totale di 8.000 i comuni italiani che hanno un problema di dissesto idrogeologico, dobbiamo chiaramente predisporre un piano che stabilisca quali siano le priorità e cercare di intervenire con delle somme diverse rispetto a quelle che oggi compaiono nei bilanci, cercando anche di rendere l´intervento più di qualità attraverso controlli» -:
quali interventi urgenti il Governo intenda adottare per le popolazioni che sono state colpite dagli eventi calamitosi, dando seguito agli impegni del Ministro interrogato attraverso lo stanziamento di risorse sufficienti a prevenire il rischio idrogeologico. (3-00917)