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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



21/10/2010 ASCA
PD: BERSANI PRESENTA PROPOSTA LEGGE PER L´ACQUA PUBBLICA
ASCA) - Roma, 21 ott - No alla privatizzazione forzata dell´acqua e una ´gestione industriale del servizio idrico´ nell´interesse dei cittadini e non dei profitti e del mercato.
E´ questo in estrema sintesi l´obiettivo di una proposta di legge per l´acqua pubblica presentata oggi dal Pd in una conferenza stampa da parte del segretario Pierluigi Bersani insieme ai capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro.
´Noi - ha detto Bersani - testardamente stiamo cercando di occuparci di questioni reali che riguardano il Paese e che purtroppo non hanno molta audience in politica´. E´ con questo presupposto che il segretario del Pd ha illustrato l´iniziativa di legge che ha l´obiettivo che il ´piano acqua possa diventare un progetto Paese´. Primo obiettivo, ha spiegato, e´ quello di evitare la ´privatizzazione forzata´ che e´ stata introdotta dal decreto Ronchi. Il secondo obiettivo di fondo e´ quello di realizzare in tutto il Paese una ´buona gestione industriale´ che abbia le dovute ´garanzie´ perche´ possa funzionare senza squilibri nelle diverse parti dell´Italia. Bersani ha detto di ritenere ´possibile un´operazione di largo coinvolgimento´ che si avvalga anche di una ´larghissima consultazione´ a livello parlamentare puntando ad un coinvolgimento di tutte le opposizioni.
Anna Finocchiaro ha sottolineato che questa ´non e´ un´iniziativa estemporanea´ e che ´si inserisce nel quadro di modifica del codice civile riguardo ai beni comuni´. In altre parole la proposta del Pd, ha spiegato la Finocchiaro, e´ volta ad affermare un ´diritto all´acqua´ garantendo un ´livello minimo di prestazione per evitare diritti di serie A e di serie B´.
Dario Franceschini ha fatto osservare che la proposta di legge ´prevede cose molto approfondite e impegnative´ che nel suo insieme ´si collega all´interesse suscitato dalla raccolta di firme per il referendum´. Sulle iniziative che il Pd prendera´ in Parlamento, Franceschini ha detto che ´proveremo a capire se altre forze di opposizione sono disponibili alla nostra iniziativa tenendo presente che noi puntiamo ad un risultato e non ad alzare una nostra bandiera.
Proveremo a capire anche se qualcuno nella maggioranza si ravvedera´´.
Sollecitato da alcune domande sulla questione del referendum abrogativo delle norme previste dal decreto Ronchi Bersani ha fatto osservare che ´gli ultimi 27 referendum non hanno raggiunto il quorum´ e di qui la posizione del partito volta a ´sostenere un´azione attraverso una proposta di legge. Sul referendum Bersani ha quindi affermato che ´e´ uno strumento che ha dei limiti e che quindi e´ da riformare´. Nello specifico, per l´acqua, ha parlato anche di una nuova mancanza di quorum e quindi della ´possibilita´ di un effetto boomerang´.
A chi gli ha chiesto se non ci sia un contrasto con l´atteggiamento dell´annunciato referendum sul Lodo Alfano se verra´ approvato, Bersani ha fatto osservare che il discorso sul Lodo Alfano ´e´ diverso perche´ si tratta di un referendum costituzionale che non ha bisogno di quorum. Per una legge costituzionale occorrono i due terzi del Parlamento, che non avranno e percio´ - ha concluso Bersani - pensiamo che sia possibile vincere´.
 

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