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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



15/12/2010 M.Causi
Alcune domande al Sindaco Alemanno
La linea difensiva scelta da Alemanno di fronte all´evidenza di una cattiva gestione in alcune aziende comunali negli ultimi due anni è di ammettere che errori possono esserci stati, ma di auto-assolversi da ogni responsabilità politica. E di lanciare la palla verso l´alto, sostenendo che "tanto è sempre stato così". Troppo facile. Ecco un elenco di domande che non hanno ricevuto risposte convincenti e che coinvolgono scelte politiche e amministrative compiute durante il mandato di Alemanno e della sua giunta.
-         Le persone che il Sindaco ha nominato nei Consigli di amministrazione, oltre a godere di un rapporto fiduciario, hanno anche sufficienti requisiti di competenza e professionalità?
-         Gli statuti aziendali e i codici ad essi collegati danno al Presidente del Collegio sindacale il compito, in presenza di fatti che ritenga rilevanti, di avvisare il Comune in corso d´anno, senza attendere la relazione prevista dalla legge sul bilancio consuntivo. I Collegi sindacali hanno svolto il loro dovere e, se sì, qualcuno in Campidoglio ha letto le carte inviate?
-         E´ vero che alcuni dei codici aziendali sono stati modificati nel corso dell´ultimo biennio?  E´ vero, ad esempio, che nei codici per le assunzioni di Ama e di Trambus sono stati inseriti indirizzi volti a favorire le "procedure semplificate" per le assunzioni? La modifica dei codici, si badi bene, non può avvenire senza l´assenso del socio unico Comune.
-         Le aziende devono allegare le proposte di piani assunzionali alla Relazione previsionale e dimostarne la necessità in relazione agli obblighi posti dai contratti di servizio. Qualcuno in Campidoglio dopo l´aprile 2008 ha esaminato questi piani, in contraddittorio con le aziende?
-         Nelle sole aziende di trasporto e di igiene urbana ci sarebbero state circa duemila nuove assunzioni. Il costo presumibile è di 70 milioni di euro. In che modo questo costo era ed è compatibile con l´emergenza di bilancio del Comune? E´ vero o no, allora, che nella polemica sul bilancio comunale siano entrati anche elementi di strumentalizzazione e di propaganda?
-         Ed è vero o no, a questo punto, che la separazione fra gestione commissariale (dentro cui buttare di tutto e di più, tant´è che il Ministero dell´Economia non ne ha validato i conti e non ha proceduto alla "chiusura" del debito pregresso) e gestione ordinaria ha allentato i vincoli di bilancio per quest´ultima, favorendo così i comportamenti di scarso rigore?
-         Perchè è stato depotenziato il Dipartimento comunale specializzato nei controlli sulle aziende? La giunta precedente aveva fatto un importante investimento in capitale umano su quel Dipartimento, che di fatto concentrava in sé i compiti di "holding", e cioè di verifica delle Relazioni previsionali, delle proposte di piani assunzionali, dei bilanci e delle relazioni trimestrali delle partecipate comunali. Insomma, un filtro ad elevata specializzazione per un controllo delle aziende di tipo tecnico e non politico.
-         È forse per questo motivo, e cioè perché si rese conto che l´indirizzo prevalente era quello di un ritorno al controllo "politico" diretto delle aziende, all´aggiramento delle regole stabilite dalle delibere votate nel 2005 all´unanimità dal Consiglio Comunale e al depotenziamento delle tecnostrutture, che Ezio Castiglione l´anno scorso ha rassegnato le dimissioni dalla Giunta comunale?
-         Ed infine: Alemanno ha ereditato una platea di amministratori nelle aziende comunali in cui la rappresentanza di genere era stata riequilibrata, portando la presenza femminile intorno al 35%. A che punto siamo adesso?
 
 

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