Roma, 26 Aprile 2024  
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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



06/11/2012 PD
INTERROGAZIONE
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Al Ministro dell´economia e delle finanze e al Ministro dello sviluppo economico. Per sapere premesso che:
nei territori di Roma e del Lazio, in questi ultimi tre anni si è registrata: la pressione fiscale più alta d´Italia determinata dalle politiche messe in campo dai governi che guidano la Capitale e la Regione; la totale assenza di politiche di concertazione e di politiche anti-crisi finalizzate a riaccendere il motore dello sviluppo in un´area che è più grande dell´Irlanda; l´accumularsi del fardello del ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione nei confronti di 14.700 imprese che vantano crediti per una stima complessiva di circa 10 miliardi di euro;
il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini", convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è stato completamente disatteso;
il progetto di ridare ossigeno alle imprese creditrici con le Amministrazioni pubbliche attraverso la certificazione e quindi la compensazione delle loro esposizioni è rimasto lettera morta. Un sistema produttivo importante come quello ´romano´ si è ridotto ad essere trainato dai fondi della cassa integrazione cresciuta del 327 per cento;
nel territorio regionale il livello di disoccupazione ha superato per la prima volta il dato nazionale mentre il comune di Roma Capitale è primo in Italia per numero dei protesti. Il saldo del numero di imprese del terzo trimestre del 2012 è il peggiore dal dopoguerra;
il comune di Roma Capitale ha portato ogni tariffa al livello massimo così da risultare al primo posto tra le città d´Italia per carico fiscale gravante sia su ogni singolo cittadino (in media 3.042 euro) sia sulle imprese, in particolare quelle medio-piccole;
alcuni importanti gruppi imprenditoriali romani sono stati ceduti a capitali stranieri e grandi holding internazionali hanno abbandonato il territorio. Nel 2008 la percentuale di addetti impiegati in multinazionali straniere con base a Roma era pari all´ 8 per cento sul totale degli occupati, nel 2012 il dato è sceso al 6 per cento;
l´ultimo Consiglio dei Ministri ha recepito la direttiva dell´Unione Europea 2011/7 ´Late Payments´ che, a partire da gennaio 2013, prevede il pagamento entro 30 o al massimo 60 giorni;
la consapevolezza della urgente necessità di ´sbloccare i crediti della pubblica amministrazione´ ha portato la Camera di Commercio, con l´Abi e Ministero dell´economia e delle finanze a sottoscrivere un protocollo per creare corsie preferenziali al sistema crediti/debiti delle imprese;
nel 2011 l´indebitamento della sola Regione Lazio è cresciuto del 7,36 per cento, arrivando a 11,08 miliardi di euro di cui 7,6 verso i fornitori;
l´Amministrazione regionale ha una media di pagamento pari a 420 giorni, le Aziende sanitarie superano i 240, mentre per Roma Capitale i giorni sono 400;
il 38 per cento delle imprese fallite nel 2011 a Roma e nel Lazio ha segnalato come causa principale proprio l´esposizione verso la pubblica amministrazione -:
quali provvedimenti i ministri interrogati intendano assumere in relazione a quanto esposto in premessa, in particolare sulla questione dei ritardi di pagamento della pubblica amministrazione, anche al fine di non far morire l´economia dei territori del comune di Roma Capitale e della regione Lazio salvaguardando i sacrifici di migliaia di piccoli e medi imprenditori.
GASBARRA, CAUSI, ADINOLFI, AMICI, ARGENTIN, BACHELET, CARELLA, COSCIA, FERRANTI, GENTILONI, GIACHETTI, MADIA, META, MORASSUT, POMPILI, RECCHIA, RUGGHIA, SPOSETTI, TOCCI, TOUADI.
 

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