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Marco Causi

Professore di Economia industriale e di Economia applicata, Dipartimento di Economia, Università degli Studi Roma Tre.
Deputato dal 2008 al 2018.

La soluzione più conveniente non è sempre quella liberistica del lasciar fare e del lasciar passare, potendo invece essere, caso per caso, di sorveglianza o diretto esercizio statale o comunale o altro ancora. Di fronte ai problemi concreti, l´economista non può essere mai né liberista né interventista, né socialista ad ogni costo.
Luigi Einaudi
 



19/09/2014 M.Causi
La via italiana al rientro dei capitali

La Commissione Finanze di Montecitorio ha approvato, il 2 luglio, il testo di una legge che introduce una procedura per regolarizzare i capitali detenuti da cittadini e imprese italiani all´estero, senza anonimato e pagando quanto dovuto al fisco. Il progetto di legge ripropone i contenuti di un decreto emanato dal governo Letta, ma non convertito dal Parlamento, e li arricchisce sotto molti aspetti.

Da un lato, la regolarizzazione spontanea permette di abbattere sanzioni e interessi, e riduce anche il rischio di conseguenze penali per eventuali reati di tipo tributario; dall´altro lato, è stato introdotto nel testo il nuovo reato di riciclaggio, che punisce anche l´autoriciclaggio, e cioè il trasferimento o l´impiego di fondi derivanti da un reato non colposo da parte di chi ha commesso il reato, e non solo − come oggi prevede il codice penale − da parte di intermediari.

La via italiana all´emersione dei capitali esportati punta così sulla carota degli sconti - chi riemerge entro il 15 settembre 2015 ha forti facilitazioni monetarie e non rischia di essere imputato per riciclaggio - e sul bastone del nuovo reato - chi non dovesse riemergere e decidesse invece di spostare i soldi dalla Svizzera, o dal Lussemburgo o da San Marino, ovvero da altri paesi che si stanno adeguando ai nuovi standard internazionali di trasparenza finanziaria, verso paradisi fiscali che mantengono il segreto bancario, deve sapere che non rischia solo per gli eventuali reati tributari che stanno all´origine dell´esportazione dei capitali ma anche per il reato, ben più pesante, di riciclaggio.

Nella nota scaricabile in allegato si forniscono le informazioni di contesto e l´analisi dei contenuti del testo approvato in Commissione. 

All´inizio del mese di agosto la Commissione Giustizia di Montecitorio, anche in seguito a una serie di audizioni, ha emanato il suo parere sulla proposta della Commissione Finanze, e ha proposto, per il nuovo reato di autoriciclaggio, un testo con alcune differenze rispetto a quello votato in Finanze. Mercoledì 24 settembre la Commissione Finanze è di nuovo convocata per chiudere la vicenda. A priori, è molto probabile che la Commissione Finanze integri il testo seguendo le indicazioni della Commissione Giustizia. Naturalmente, sarà anche importante ascoltare il parere del Governo, a cui sta a cuore - giustamente - il coordinamento fra questa norma e l´intero "pacchetto giustizia" in corso di elaborazione.


 



 
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