Intervento per fatto personale a fine seduta
Marco Causi, Montecitorio, 19.12.2015
Signora Presidente, durante il pomeriggio sono
intervenuto in aula per esporre alcuni dati del Rapporto INPS sul nuovo ISEE
entrato in vigore dal primo gennaio del 2015. Invece di rispondere nel merito, alcuni
deputati del gruppo M5S hanno iniziato a urlare, con la violenza verbale di cui
purtroppo fanno spesso uso, contro me e mia moglie, Monique Veaute, e contro la
Fondazione Romaeuropa, di cui Monique è Presidente.
Non si tratta solo di un´offesa personale: è una barbarie
portare lo scontro politico su terreni in cui si coinvolgono e si danneggiano strumentalmente
persone incolpevoli, che con il loro lavoro mandano avanti una delle istituzioni
culturali di eccellenza per Roma e per l´Italia, con cui collaborano le
ambasciate e gli istituti di cultura stranieri presenti a Roma, che produce, co-produce
e distribuisce in Italia e in tutto il mondo centinaia di artisti, che ha organizzato
trenta edizioni annuali del Festival Romaeuropa, con un milione e mezzo di
biglietti venduti nel corso degli anni.
Il CV di Monique è facilmente reperibile sulla
rete ed è sufficiente leggerlo per rendersi conto che la sua carriera
professionale e i livelli a cui si esprime sono indiscutibili. Ha fondato e
diretto la sezione musica della Biennale di Parigi, ha organizzato l´apertura
della Grande Halle de la Villette. Ha partecipato alla creazione del Festival della
Musica di Strasburgo. E´ stata consigliere culturale del Presidente dell´Assemblea
Nazionale francese e consigliere culturale dell´Ambasciata di Francia in
Portogallo. Ha fondato trent´anni fa, insieme a Jean Marie Drot e Giovanni
Pieraccini, il Festival di Villa Medici a Roma, diventato poi Festival
Romaeuropa, da cui nasce l´omonima Fondazione di cui oggi è Presidente (a
titolo gratuito). E´ stata componente del CdA dell´Accademia di Francia in Italia;
per tre anni Commissario alla Francofonia a Parigi con nomina del Presidente
della Repubblica francese; per tre anni Direttore generale e Amministratore Delegato
di Palazzo Grassi a Venezia. E´ componente del Conseil de l´Ethique
publicitaire in Francia e del Comitato dei programmi della rete televisiva
franco-tedesca ARTE´. E´ insignita in Francia del titolo di
Chevalier des arts et lettres dal Ministro della Cultura e dell´Ordre National
du Mérite dal Ministro degli Affari Europei. Le è stata conferita la Legion
d´Honneur dal Presidente della Repubblica Francese. In Italia, nel 2006, è
stata insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
C´è qualcuno sano di mente che possa anche
lontanamente ipotizzare che questo percorso professionale abbia in qualche modo
beneficiato della relazione con me? E´ probabile semmai il contrario, e cioè
che la relazione con me la danneggi, almeno in Italia, com´è successo negli
ultimi giorni. E´ sufficiente guardare il CV di Monique e paragonarlo con il
mio per capire che non ha alcun senso pensare a Monique come alla "Signora
Causi". Piuttosto, è più probabile che io sia "Mr Veaute"… e in effetti in
tantissimi casi lo sono stato e lo sarò, com´è naturale in una relazione come
la nostra.
Una cosa che il maschilismo vergognoso e gretto
di alcuni deputati del M5S e la loro ristrettezza mentale, il loro provincialismo
culturale, non riesce neppure a concepire.
Care colleghe, cari colleghi, capirete bene
quanto io sia oggi desolato nei confronti di Monique, poiché la vedo coinvolta
in uno scontro politico che riguarda me e non lei. Perché da poche settimane
Monique ha acquisito, per sua ferma volontà, la cittadinanza italiana, e non
vorrei che dovesse pentirsene. E perché questo scontro colpisce Romaeuropa, un
ente da sempre indipendente dalla politica, e che anche per questo ha pagato un
prezzo - ad esempio, quello di non essere inserito nella legge 238/2012 per il
riconoscimento della qualifica di "eccellenza internazionale".
Da tre anni Monique considera questa esclusione
un´ingiustizia. Mi risulta che non sia la sola a pensarlo. Alle tante persone
che hanno cercato, negli ultimi mesi, di sanare questa ingiustizia - e credo
che molte e molti neppure sapessero che era mia moglie − vanno i miei
ringraziamenti. Voglio ricordare che sul tema sono stati presentati due
emendamenti sulla legge di stabilità, uno del PD e uno di Forza Italia. Ed è
stata Forza Italia a segnalare il suo (21-quater 2) fra quelli prioritari, non
il PD. Anche questa informazione è utile per capire che stiamo parlando di un
problema reale, non artificioso né "marchettaro", così come reale è l´analogo
problema di un´altra istituzione culturale di prestigio internazionale che
resta esclusa dalla legge 238, il Festival Verdi promosso dal Teatro Regio di
Parma.
Negli ultimi giorni ho scoperto che alcuni
colleghi parlamentari, di diversi gruppi politici, seguono il Festival
Romaeuropa, conoscono e apprezzano il lavoro di Monique e del team di
Romaeuropa − un team giovane, con standard di qualità di tipo europeo e
internazionale - e sono venuti a conoscenza che Monique è mia moglie solo per i
fatti avvenuti lunedì notte. Alcuni hanno anche speso parole di sostegno, in
aula e in commissione, hanno scritto sui giornali, sui social: di questo li
ringrazio. Mi appello a loro affinché si trovi in un futuro non troppo lontano
una soluzione per l´inserimento di Romaeuropa Festival e del Festival Verdi
nella legge 238/2012.